Il futuro della televisione (e del televisore): trasparente e seriale

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    Romano III

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    fonte:
    http://it.lifestyle.yahoo.com/blog/gq/il-f...3728174.html?nc


    La televisione del futuro non sarà solo smart. Sarà anche trasparente. E se un po' di delusione c'è stata ieri al WWDC, dove ci si aspettava se non il debutto ufficiale della iTV, quantomeno un primo passo di Apple verso il rilancio del suo compartimento televisivo, che tra un rumor e l'altro è lì che ristagna, il futuro della televisione non si è certo arenato all'ombra della mela di Cupertino.


    Già l'anno scorso, all'iF Concept Design, si era fatto notare un televisore HD semplicemente meraviglioso: finita l'epoca in cui il flat screen si appendeva a parete, comincia quello in cui diventa trasparente. Merito di Michael Friebe, il designer che ha progettato questo HDTV per Loewe, brand arcinoto per i suoi prodotti video high end e gli impianti stereo. Il concept si chiama Loewe Invisio e si è fatto notare anche oltreoceano. E qui ritorniamo ad Apple: si è parlato parecchio di una acquisizione del marchio Loewe, proprio in vista della prima HDTV di Cupertino.


    Ma non di sola tecnologia vive l'uomo del ventunesimo secolo: l'ex scatola, ora flat screen, probabilmente domani schermo trasparente, piace anche e soprattutto per quello di buono che ci passa attraverso e che gli conferisce un'anima. La nuova televisione è, inutile a dirlo, quella seriale. Eccezion fatta per il caro vecchio sport, ora come ora non c'è niente di meglio delle serie tv, e tutto l'assetto del piccolo schermo è cambiato intorno a seasons, pilots e rischi di spoiler. GQ.com in America ha pubblicato una fondamentale guida per usare al meglio l'elettrodomestico più amato di tutti i tempi in questa nuova epoca a puntate. Molte regole valgono anche da noi, ecco quelle fondamentali:
    • Lo zapping non funziona più, ci sono troppe cose da guardare a tutti i costi e troppo poche da intercettare a caso. E il richio di uno spoiler della tua serie preferita è sempre in agguato.
    • La televisione è come il sesso: meglio farlo in due (o più) persone. E se proprio siete da soli, be', c'è Twitter;
    • Un bicchierino talvolta rende la tv più interessante e rende in grado di cogliere sfumature che altrimenti potrebbero non essere notate (ok, ammettiamolo: GQ.com parla esplicitamente di pot, altro che bicchierino);
    •Le serie americane sono ok, ma talvolta quelle inglesi sono anche meglio. Nel confronto, Sherlock se la gioca con Justified, Mad Men con The Hour e The Wire con Luther;
    • C'è un mondo là fuori, anzi là dentro (il web): è televisione anche quella di YouTube, e per chi sta negli Stati Uniti, anche Hulu, Netflix o Yahoo! Screen. Prima o poi arriveranno anche da noi. Speriamo. Intanto, dicono gli americani, possiamo consolarci con TvLinks;
    • I cattivi non sono più quelli di una volta: un tempo avevano a disposizione due ore per dare il meglio di sé, ora un'intera stagione;
    •Non sottovalutate chi scrive le serie televisive: sono i Charles Dickens del ventunesimo secolo.
     
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