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www.focus.it/scienza/psicologia/ave...a-vita_C39.aspx
Sì, molti studi dimostrano che una buona rete sociale è associata a un minor rischio di disturbi psicologici (come la depressione), malattie fisiche e persino di mortalità. Lisa Berkam e Leonard Syme, epidemiologi, rispettivamente, dell’Università Yale e della California, hanno studiato lo stato di salute e i legami sociali di 6.928 persone, considerando matrimonio, contatti con i famigliari, numero di amici e l’appartenenza a organizzazioni. Quelle con una rete sociale ridotta, limitata a pochi contatti intimi, hanno avuto, nel corso di 9 anni, un tasso di mortalità pressoché doppio rispetto a quelle con una rete estesa.
Come si spiega? Innanzitutto, gli altri danno sostegno emotivo, rafforzando autostima e benessere psicologico. Inoltre, forniscono consigli, aiuto e informazioni utili per affrontare difficoltà e problemi. Infine, amici e famigliari aiutano a seguire comportamenti importanti per la salute, come aderire alle prescrizioni mediche o mangiare adeguatamente. In base ad alcune ricerche, il sostegno sociale influisce sulla salute perché protegge dall’impatto negativo dello stress: poter contare sugli altri aiuta a far fronte agli eventi stressanti e porta a viverli con più leggerezza. Janice Kiecolt-Gleser, docente al Dipartimento di Psichiatria dell’Università dell’Ohio, ha anche riscontrato un’associazione fra bassi livelli di sostegno sociale e depressione del sistema immunitario.
E online? A questo punto rimane da studiare se la rete di amicizie su facebook e altri social network ha effetti sulla salute e sulla mortalità.
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